L'artista si trova nella stessa posizione del pensatore rivoluzionario, che si oppone all'opinione dei contemporanei e annuncia una nuova verità. (Konrad Fiedler )

domenica 3 febbraio 2013

Flash Forward - serie tv



Il tempo, il destino, il futuro, la percezione visiva, la coscienza, il libero arbitrio, gli universi paralleli, le linee temporali, la fisica quantistica e molto altro ancora. Chi è interessato a questi temi   troverà spunti e riflessioni interessanti nel cinema e nella fiction.
Nel mio personale Pantheon televisivo colloco Flash Forward, serie televisiva statunitense trasmessa in Italia a partire dal 2009.

La trama è molto complessa da spiegare e non voglio anticipare troppo.

La storia prende il via da una perdita di coscienza che coinvolge tutta l’umanità per due minuti e diciassette secondi durante i quali ognuno vive un proprio “salto in avanti”.
Una visione di se stessi nel futuro, non incerta e vaga, ma precisa.
Mark e Dimitri, agenti dell’Fbi, indagano sul caso aprendo l’indagine denominata “mosaico”.
Per buona parte della serie quel salto in avanti rappresenterà il futuro inteso come l’unico possibile, come un’anticipazione dell’inevitabile, convinzione che ad un certo punto svanirà.
Inizialmente la serie doveva essere sviluppata da un minimo di tre stagioni fino ad un massimo di sette, ma gli scarsi ascolti ottenuti né decretarono la chiusura anticipata. Per questo motivo risulta sprovvista di un vero e proprio finale e con molte domande rimaste inevase.

Tuttavia ci sono spunti interessanti di riflessione.

Il primo riguarda il libero arbitrio, in quanto un futuro inalterabile precluderebbe automaticamente la sua esistenza.
Il futuro mostrato nel salto rappresenterà per buona parte della serie l’unico futuro possibile, certo, preordinato e inalterabile nel quale scivolare senza  possibilità di scelta.
Ad un certo punto tale convinzione cadrà e sarà a tutti chiaro che quello visto rappresentava soltanto uno dei futuri probabili. Ciò accadrà grazie ad Al, collega di Mark, con il suicidio impedirà la realizzazione del suo salto in avanti dimostrando che nulla è deciso e che nulla è predeterminato.

Il secondo spunto riguarda “il giardino dei sentieri”.
Uno degli scienziati coinvolti nell’esperimento svelerà a Dimitri (tenuto prigioniero) che il futuro mostrato nel salto in avanti rappresentava soltanto uno dei tanti futuri possibili e gli svelerà anche il giardino dei sentieri, una specie di mappa dei futuri possibili ricostruito da centinaia di salti in avanti autoindotti.
Sulla base di questo lo scienziato aveva individuato una serie di “snodi” importanti da cui si diramavano futuri tra loro più o meno differenti, nonostante ciò aveva calcolato che le probabilità di morire quel giorno erano elevatissime.
Dunque non un futuro preordinato, ma centinaia di varianti e possibilità, come appunto un giardino pieno di sentieri. Ogni sentiero un futuro probabile e possibile.
La fisica quantistica teorizza questo, tutto ciò che è probabile accada è già accaduto e non è un caso che la fisica quantistica venga considerata la scienza delle probabilità.
In questo contesto l’uomo, oltre ad essere artefice del proprio destino,  né diventa anche il regista, in quanto il pensiero e l’immaginazione rappresentano strumenti di “creazione” della realtà, è ciò è alla base della legge d’attrazione o quella delle ordinazioni cosmiche.

Una delle difficoltà nel maneggiare l’argomento è la nostra convinzione che il tempo sia rappresentato e scorra come una linea retta che congiunge due punti.
Il punto “A” la nascita e il punto “Z” la morte.
In fisica quantistica, invece, dalla retta si diramano costantemente decine e centinaia di linee una per ogni  scelta compiuta o decisione presa, ognuna un futuro possibile e probabile.
Ovviamente questo sentiero non si sviluppa su un piano bidimensionale, ma su piani spazio/temporali stratiformi, simili, ma inaccessibili.

Facciamo un esempio.
Uscite di casa, c’è il sole, davanti a voi è parcheggiata la vostra auto.
Dovete andare a fare la spesa in un negozio poco distante.
In una frazione di secondo scegliete se usare l’auto o andare a piedi. In questo contesto la fisica quantistica suggerisce che in realtà avete fatto entrambe le scelte. Generando un soggetto A che andrà a fare la spesa a piedi e un soggetto B che viceversa andrà in macchina.
Probabilmente questa scelta non rappresenterà un “snodo” decisivo nella vostra vita, ma potrebbe anche esserlo, in base, ancora una volta, alle probabilità.

La serie tv è tratta dal romanzo “Avanti nel tempo” del canadese Robert J. Sawyer.
Scrittore dai mille interessi, dalla paleontologia alla astronomia fino alla fisica quantistica.
Ironico, contestatore si definisce scrittore di fantascienza hard.
Affascinato dalla psicologia dei suoi personaggi ama l’ironia riguardo i pregiudizi e critica il fanatismo religioso, il sessismo e razzismo.

Brannon Braga è invece tra gli ideatori della serie.
Un esperto del settore con esperienza pluriennale nei progetti “star trek”.
Ideatore di un’altra serie interessante, Threshold in cui affronta il tema dell’invasione aliena che però non ha molto fortuna ed entrambe chiudono dopo una sola stagione.

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